Diminuiscono le dinamiche delle MNP, le sim TIM (quasi) stabili a quota 31 milioni

di Andrea Trapani

Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi ierisotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha approvato il Bilancio consolidato del Gruppo TIM, il progetto di Bilancio separato di TIM S.p.A. e la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario/Bilancio di Sostenibilità al 31 dicembre 2019. 

È stata confermata anche nell’ultimo trimestre dell’anno l’accelerazione impressa dal management al raggiungimento degli obiettivi di piano, in particolare quello relativo all’indebitamento, con un anticipo di circa 6 mesi rispetto al piano presentato alla comunità finanziaria lo scorso anno.

L’operating free cash flow ha raggiunto i 3,1 miliardi di euro, registrando un miglioramento di 1 miliardo di euro rispetto al 2018, grazie alla continua riduzione dei costi e all’ottimizzazione della gestione del capitale circolante. L’equity free cash flow si è attestato a 1,7 miliardi di euro, con un incremento di oltre 1,1 miliardi di euro YoY.

Conseguentemente l’indebitamento finanziario netto confrontabile al 31 dicembre si è ridotto di 1,4 miliardi di euro da fine 2018 e di 473 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2019, attestandosi a 23,8 miliardi di euro.

Con riferimento allo sviluppo delle iniziative strategiche:

Network-sharing partnership con INWIT e Vodafone Italia: a seguito del via libera dell’autorità antitrust europea, sarà dato seguito alla creazione della nuova INWIT e alla realizzazione dei programmi previsti per la condivisione con Vodafone delle infrastrutture passive di rete mobile, con benefici in termini di minore capitale investito e minori tempi di sviluppo delle reti 5G.

Rete in fibra: è stato garantito un periodo di esclusiva al fondo KKR Infrastructure in qualità di partner finanziario per lo sviluppo della rete in fibra in Italia a seguito della presentazione di una un’offerta non vincolante per l’acquisto di circa il 40% della rete secondaria fibra/rame di TIM ed in vista dell’auspicata integrazione con Open Fiber.

Partnership per i servizi Cloud: firmati gli accordi definitivi con Google Cloud, che danno il via ad una collaborazione tecnologica per realizzare servizi cloud e arricchire l’offerta di servizi tecnologici di TIM, che porteranno allo sviluppo di un business da circa un miliardo di euro di ricavi e 400 milioni di EBITDA al 2024.

Accordo in esclusiva con Disney: il grande player mondiale nell’industria dei contenuti ha scelto TIM Vision per la distribuzione in esclusiva di Disney+ in Italia, confermando TIM Vision come operatore di riferimento nell’aggregazione di contenuti premium in Italia, posizione raggiunta in un solo anno.

Nel 2019 i ricavi da servizi di Gruppo, al netto del contributo di Telecom Italia Sparkle (International Wholesale), sono stati pari a 15,6 miliardi di euro (-2,6% YoY in termini organici), mentre i ricavi totali hanno raggiunto i 18,0 miliardi di euro (-4,9% YoY in termini organici).

L’EBITDA confrontabile di Gruppo è stato di 7,5 miliardi di euro, con un incremento del 1,2% YoY, grazie alla continua ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti che hanno beneficiato per 685 milioni di euro dell’esito favorevole per TIM Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale, in parte controbilanciati da 756 milioni di euro di accantonamenti relativi all’esodo del personale oltre ai rischi relativi a sanzioni.

L’indicatore EBITDA reported – CAPEX ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro, beneficiando delle azioni di continuo miglioramento nelle condizioni e nei termini di spesa e dei livelli di coverage già raggiunti dalle reti fissa e mobile.

Il risultato netto attribuibile ai soci della controllante si è attestato a 1 miliardo di euro (negativo per 1,4 miliardi di euro nel 2018).

Il Consiglio di Amministrazione ha pertanto deliberato, per la prima volta dall’esercizio 2013, una proposta di pagamento del dividendo pari ad 1 centesimo di euro per azione ordinaria. Il dividendo proposto per le azioni risparmio rimane invariato a 2.75 euro cent.

Andamento del quarto trimestre 2019
I ricavi da servizi sono stati pari a 4 miliardi di euro, in diminuzione di 261 milioni di euro in termini organici rispetto al quarto trimestre 2018 (-6,1% YoY) influenzata dalla riduzione dei contratti relativi a servizi di Wholesale Internazionale a marginalità bassa o nulla avviata a inizio anno. Al netto di quest’ultimo effetto, l’andamento dei ricavi da servizi, rispetto all’anno precedente, si è attestato a -3,8% YoY a livello di Gruppo e -5,9% per il Domestic. I ricavi totali di Gruppo nel quarto trimestre sono stati pari a 4,6 miliardi di euro (-6,6% YoY su base organica).

In Italia, il mobile ha confermato anche in questo trimestre il trend di attenuazione delle dinamiche di Mobile Number Portability di mercato, a testimonianza di una maggiore razionalità nella parte alta del mercato mentre il segmento di mercato più sensibile al prezzo è rimasto molto competitivo. Il numero complessivo delle linee mobili di TIM si è attestato a 31 milioni a fine dicembre, in leggera flessione rispetto al trimestre precedente e con un tasso di disconnessione (churn) in riduzione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno (5,5% rispetto a 6,2% del quarto trimestre 2018). La politica di riduzione dei volumi di device mobili venduti (94 milioni di euro nel quarto trimestre, -30% YoY) con marginalità nulla o negativa ha portato gli attesi, significativi, benefici a livello di EBITDA.

Nel fisso, le linee broadband si confermano in crescita (+60.000) così come la continua migrazione della base clienti verso la banda ultralarga (93.000 incrementi netti nel quarto trimestre, rispetto ai 68.000 del terzo trimestre). Anche nel quarto trimestre non sono stati aumentati i prezzi della telefonia fissa. Le linee fibra, Retail e Wholesale, hanno raggiunto i 7,0 milioni di unità, in crescita del 27% YoY e del 5% rispetto al trimestre precedente. Nel segmento business è proseguita la crescita dei ricavi ICT (+13,7% YoY), confermando e consolidando ulteriormente la leadership di TIM nel segmento ICT in termini sia di offerta sia di presenza nel mercato.

Nel Wholesale Domestico, i ricavi da servizi hanno beneficiato della continua migrazione dei clienti da rame a fibra, bilanciando il churn dei clienti solo rame.

In Brasile TIM ha incrementato i ricavi da servizi del 3,2% YoY (+3,0% YoY nel terzo trimestre), grazie alle politiche commerciali attuate nel segmento mobile e nonostante le avverse dinamiche macroeconomiche e di mercato, confermando la guidance.

L’EBITDA After Lease di Gruppo è stato pari a 1,8 miliardi di euro (-1,0% YoY su base organica).

L’EBITDA organico di Gruppo (IFRS 9/15) è stato pari a 1,9 miliardi di euro (-1,6%), con un margine sui ricavi del 40,7% (+2,1 pp YoY) grazie alle azioni di contenimento dei costi. L’EBITDA della Business Unit Domestic è stato pari a 1,4 miliardi di euro (-4,7% YoY) mentre l’EBITDA di TIM Brasil è cresciuto dell’8,3% YoY (+6,8% YoY nel terzo trimestre).

A livello di Gruppo gli investimenti del quarto trimestre ammontano a 1,5 miliardi di euro (-1,8% YoY) di cui 1,2 miliardi di euro in Italia (-1,5% YoY).

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