Come funziona il progetto pilota “Mobile Angel”.

di Martina Tortelli

Dopo Napoli, arriva a Milano e Torino il dispositivo con un sistema di allarme per attivare la Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri per intervenire tempestivamente in caso di pericolo

In occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, la Procura della Repubblica di Milano, l’Arma dei Carabinieri, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International d’Italia annunciano l’avvio a Milano del progetto pilota Mobile Angel, rivolto alla tutela delle donne che hanno subito violenze e maltrattamenti.

Progetto pilota Mobile Ange

L’iniziativa prevede la consegna, alle donne che prestino il proprio consenso, di un dispositivo indossabile configurato per lanciare allarmi e collegato direttamente alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Milano.

Il progetto Mobile Angel mette a disposizione dei Carabinieri uno strumento per intervenire con tempestività permettendo, allo stesso tempo, di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne che hanno subito violenze, nella consapevolezza di poter ricevere immediato soccorso in caso di emergenza. In questo modo, le donne hanno la possibilità di ritrovare la fiducia necessaria a riappropriarsi della propria vita e dei propri spazi di libertà.

Dopo una sperimentazione a Napoli, il progetto arriva anche a Milano e Torino; in ognuna di queste città saranno inizialmente disponibili 15 dispositivi. Le donne a cui assegnare i dispositivi saranno individuate d’intesa con l’Autorità Giudiziaria, valutando caso per caso il livello di esposizione a rischio. Oltre ad una linea dedicata della Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, i device sono anche dotati di un sistema di localizzazione, per permetterne sempre l’immediato rintraccio.

L’Arma dei Carabinieri riserva, da tempo, una particolare attenzione al fenomeno della violenza sulle donne impegnando consistenti risorse organizzative per sostenere il rilevante impegno operativo sul territorio. In quest’ottica l’Arma si è dotata della “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, composta da ufficiali di polizia giudiziaria – inseriti nelle articolazioni investigative – che sostengono i reparti sul territorio sino ai minori livelli nello sviluppo delle indagini. I referenti della Rete in forza al Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Milano supportano il personale in servizio alle 10 Compagnie e alle 81 Tenenze e Stazioni Carabinieri capillarmente diffuse su tutto il territorio provinciale.

Il progetto Mobile Angel è realizzato in collaborazione con Soroptimist: un’associazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali, una voce universale per le donne che si esprime attraverso la presa di coscienza, il sostegno e l’azione. In Italia, Soroptimist è impegnata con il progetto nazionale “Una stanza tutta per sé”, nato nel 2015 da un accordo con l’Arma dei Carabinieri con lo scopo di incoraggiare le persone che hanno subìto episodi di violenza di genere a rivolgersi alle Forze dell’Ordine e sostenendole nel delicato momento della denuncia. Attraverso questo progetto viene ricreato un luogo protetto e accogliente dove poter raccontare quanto accaduto, determinando un rapporto meno traumatico con gli investigatori. L’iniziativa ha consentito di allestire ambienti dedicati in oltre 150 Caserme dell’Arma su tutto il territorio nazionale.

Fondazione Vodafone, altro partner del progetto Mobile Angel, è da tempo impegnata nel contrasto alla violenza di genere, ad esempio con l’App mobile Bright Sky che fornisce risorse, supporto e strumenti concreti alle donne che subiscono violenza domestica e maltrattamenti. L’App è scaricabile gratuitamente e può essere utilizzata anche da parenti, amici, colleghi di lavoro, associazioni e da tutti coloro che sono vicini a donne maltrattate. Bright Sky fornisce informazioni sui diversi tipi di violenza e consente alle donne di acquisire maggiore consapevolezza su come gestire la propria situazione. Al tempo stesso, l’App fornisce una mappatura dei servizi di supporto che si occupano di maltrattamenti, sia a livello locale che nazionale. È disponibile inoltre la chiamata rapida al 112, che può essere attivata con un singolo tocco su ogni pagina dell’App.

Sosteniamo il progetto Mobile Angel – afferma Adriana Versino, Presidente di Fondazione Vodafone Italia – perché crediamo che la tecnologia possa contribuire al contrasto della violenza di genere e possa dare uno strumento in più alle donne che si trovano in situazioni di rischio, aiutandole anche a trovare la fiducia e la sicurezza necessaria per ritrovare la propria libertà e la propria indipendenza.

Fondazione Vodafone è da tempo impegnata in progetti per il contrasto alla violenza di genere  con l’app BrightSky, uno strumento concreto a supporto delle donne che subiscono maltrattamenti. 

 

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