WindTre e il problema occupazione: il caso dei lavoratori Ericsson

di Redazione

Non tiene banco solo la questione dei call center WindTre dopo la nascita della nuova società.Dopo lo sciopero del 20 giugno scorso contro i previsti 300 licenziamenti martedì 27 giugno, la delegazione sindacale di Ericsson, è stata ricevuta dal responsabile vertenze del Ministero dello Sviluppo, Dott. Castano.

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A nome di tutti i lavoratori“, si legge in una nota delleLe Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTel-CISL e UILCOM-UIL  “si è richiesto un intervento pressante e urgente del Ministro Calenda : in primo luogo nei confronti di Ericsson affinché sospenda l’avvio degli oltre 300 licenziamenti e riconsideri l’attivazione di strumenti alternativi e comunque efficaci; in secondo luogo un’ opera di verifica e sensibilizzazione verso le Aziende aggiudicatrici delle commesse Wind3, al fine di non disperdere il patrimonio professionale ,di conoscenze e di contributo alla salvaguardia dell’occupazione“.

Dal confronto è emerso che il Ministro è intenzionato ad incontrare i nuovi vertici di Ericsson nelle prossime ore, e ad attivare i suoi uffici per contattare le aziende comunque potenzialmente interessate.
Entro il 20 luglio, il Ministero si è impegnato ad una nuova convocazione.

Tutto ciò non ci esime, anche se può apparire scontato, dal richiedere nuovamente, al management di Ericsson Italia, al nuovo Amministratore Delegato, di riconsiderare i licenziamenti e di riflettere sulla possibilità di utilizzare strumenti alternativi.

L’utilizzo della cassa integrazione in un tempo circoscritto, accompagnata da un pacchetto di misure incentivanti e da opportunità di ricollocazioni dirette o attraverso outplacement messo in campo dalla dichiarata disponibilità di tutte le Regioni interessate, con finanziamenti ad hoc , rappresenterebbe uno strumento di abbattimento dei costi nell’immediato, un contenitore da utilizzare per eventuali successive difficoltà, e la possibilità per i lavoratori coinvolti di scegliere, con maggiore ponderatezza e con migliori opportunità.

Tutti i lavoratori Ericsson sono e rimarranno uniti. Ogni sito, ogni lavoratore, appartiene a tutta la comunità Ericsson e tutti insieme faremo il possibile per difenderli. Siamo pronti ad organizzare nuove mobilitazioni di lavoratori per dare maggiore visibilità alla vertenza“, conclude la nota stampa