Un paese contro le antenne: il caso dei 1257 cittadini, su un totale di circa 2.700 abitanti, che non vogliono Wind (e nessun altro)

di Valerio Longhi

BTSComitati contro le installazioni di nuove antenne telefoniche se ne sono sempre visti.

Soprattutto fuori dai grandi centri abitati.

La storia che arriva da Italia2TV però racconta di una sollevazione popolare da Buonabitacolo, provincia di Salerno.

Infatti, qui il sindaco Elia Rinaldi ieri mattina si è visto recapitare presso la Casa comunale un plico contenente le firme di 1.257 cittadini, su un totale di circa 2.700 abitanti, contrari all’installazione delle antenne telefoniche su tutto il territorio comunale.

I firmatari della petizione hanno anche chiesto al primo cittadino e all’Amministrazione Comunale di «non fornire siti alternativi e di demanio pubblico alla Wind Telecomunicazioni e ad altre società telefoniche ove installare impianti radio base».

Il sindaco ha già fatto sapere, informa la stessa testata giornalistica, che invierà il plico contenente le firme dei cittadini alla società telefonica, nella speranza che la Wind rinunci alla realizzazione della stazione radio base.

La protesta, si legge sul sito di Italia2TV, va avanti da diverse settimane dopo l’indisponibilità da parte delle compagnie a voler delocalizzare gli impianti telefonici sui siti indicati dall’Amministrazione Comunale.

Tra le altre cose si legge che “il sindaco ha inviato anche una lettera al ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e all’assessore all’Innovazione della Campania Valeria Fascione per chiedergli di cancellare Buonabitacolo dalla lista dei Comuni della Campania da coprire mediante le antenne telefoniche e di inserirlo tra quelli da coprire attraverso la connettività in fibra ottica e via cavo, che è la tecnologia più efficiente e sicura per la salute“.

via Italia2TV

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