Fastweb, Open Fiber, Tim, Vodafone, Wind Tre e Zte per L’Aquila: ecco come

di Redazione

Le tecnologie digitali motore di sviluppo dei territori, dei servizi ai cittadini e di un mondo di nuove opportunità per le imprese e le persone: questo il messaggio chiave dell’iniziativa della scorsa settimana “La connettività che include – L’Aquila: ricerca e sviluppo digitale per la coesione territoriale” promossa da Asstel con la collaborazione delle aziende associate ad Asstel ed ospitata dal Gran Sasso Science Institute (GSSI).

All’incontro sono intervenuti: Marco Bellezza, Consigliere giuridico del MiSE, Pierluigi Biondi, Sindaco di L’Aquila, Laura Castelli, Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze Eugenio Coccia, Rettore Gran Sasso Science Institute, Pietro Guindani, Presidente Asstel, Ilaria Iacoviello, Giornalista Sky Tg24, Paola Inverardi, Rettrice Università degli Studi dell’Aquila, Guido Quintino Liris, Assessore Aree Interne Regione Abruzzo. Ha introdotto e moderato l’incontro il giornalista e scrittore Angelo De Nicola.

Il seminario di Asstel realizzato a L’Aquila, cui hanno partecipato i rappresentanti di FastwebOpen FiberTimVodafoneWind Tre e Zte, è la seconda tappa di un ciclo di incontri che hanno l’obiettivo di favorire la condivisione e la conoscenza delle potenzialità della rivoluzione digitale per lo sviluppo dei territori. L’incontro si è svolto in una tra le prime città italiane – L’Aquila – dove sono state lanciate sperimentazioni finalizzate a trasformare una citta’ in una smart city. Un progetto ambizioso, la cui realizzazione dipende in maniera imprescindibile dalla partnership tra le istituzioni, le imprese che realizzano le reti delle telecomunicazioni e le comunità locali. Gli operatori TLC, con la realizzazione delle infrastrutture di rete a banda ultra larga fissa e mobile e la sperimentazione di nuovi servizi, rappresentano un perno centrale di questo processo.

L’appuntamento abruzzese è stata un’occasione per le aziende di illustrare i progetti e le attività avviate sul territorio che si configurano come assi portanti della ricostruzione dell’ecosistema territoriale a dieci anni dal sisma. I casi presentati variano dai principali utilizzi del 5G, alle iniziative di ricerca e applicazioni per i servizi ai cittadini, per la sicurezza sismica e per lo sviluppo di smart city.

In questa direzione va il progetto “L’Aquila 5G”, frutto di un partenariato avviato nel 2017 tra Wind Tre e Open Fiber sul territorio abruzzese, nel quadro delle sperimentazioni della tecnologia di quinta
generazione, che mira alla creazione di un ampio ecosistema di sviluppo dell’innovazione verso la comunità locale, aperto a Università, centri di ricerca, industria, PMI, pubbliche amministrazioni e cittadini.

Open Fiber sta realizzando anche a L’Aquila un’infrastruttura interamente in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), che consentirà agli aquilani di navigare fino a 1 Gigabit al secondo e  di usufruire dei servizi digitali più avanzati attualmente disponibili e che verranno sviluppati in futuro. Il piano di cablaggio di Open Fiber coinvolge anche aziende, scuole e sedi della PA, che potranno finalmente beneficiare di una connettività ultrarapida ed affidabile.

ZTE è impegnata, in collaborazione con Wind Tre, nello sviluppo dello “smart monitoring”, progetto che punta al rilevamento costante dello “stato di salute” di edifici e infrastrutture. Il monitoraggio, basato sull’utilizzo di molteplici sensori, ha il duplice vantaggio di tutelare la collettività e di avere una maggiore cognizione sulla condizione delle strutture in caso di eventi sismici. Altre applicazioni in via di sperimentazione sono quelle nel campo della Smart Security, che possono costituire uno strumento di supporto per il controllo del territorio.

Vodafone nell’Aquilano negli ultimi 10 anni ha avviato progetti mirati allo sviluppo di servizi critici per la cittadinanza basati sulla rete mobile, dagli interventi in emergenza volti a dare servizio e continuità nelle aree del terremoto del 2009, al consolidamento della rete con investimenti importanti per la Banda Ultralarga ed il Narrowband, che hanno creato solidi presupposti per il 5G. Inoltre, Vodafone ha sviluppato la propria rete fissa, arrivando a una copertura capillare in fibra delle aree urbane.

Nella stessa direzione va l’impegno di TIM, che negli ultimi anni ha aumentato significativamente la propria copertura in banda ultralarga di rete fissa e mobile in Abruzzo. La soluzione TIM City Forecast, in particolare, è un’applicazione che, attraverso la rete mobile, riesce a monitorare le presenze e gli spostamenti dei cittadini sul territorio in maniera anonima e aggregata, dando alla PA la possibilità di potere fare analisi finalizzate a vari campi di applicazione quali turismo, sicurezza, mobilità e trasporti.

Per il territorio Fastweb ha implementato la Federazione Applicativa dei centri tecnici della regione Abruzzo in logica Community Cloud e Cybersecurity consolidando i centri di riferimento in conformità alle direttive AGID. La nuova infrastruttura ha l’obiettivo di innescare un processo di collaborazione tra l’Amministrazione regionale e le amministrazioni locali per generare una progressiva riduzione del numero dei data center pubblici, garantendo la continuità delle attività degli enti pubblici abruzzesi anche in caso di calamità naturali.

Abbiamo realizzato l’incontro a L’Aquila “La connettività che include” – ha dichiarato il presidente di Asstel Pietro Guindani – per affermare, insieme alle istituzioni ed alle comunità locali, che le tecnologie digitali sono strumento di inclusione sociale e di abilitazione dello sviluppo, al servizio dei cittadini. Da questo punto di vista, la realizzazione delle infrastrutture di rete ultra-broadband rappresenta un perno cruciale per la crescita e la competitività dei territori. Per questa ragione, chiediamo che il settore delle infrastrutture di telecomunicazioni diventi una priorità dell’agenda di Governo e che i nostri sforzi siano accompagnati da politiche di sviluppo industriale e sociale articolate in un piano coerente e di lungo respiro, considerata la centralità che l’accesso uniforme e distribuito ai servizi digitali riveste per il futuro del Paese”.

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