Perchè avere paura del 5G? Quando la conoscenza crea valore

di Valerio Longhi

Hu Kun (Ceo Zte Italia) “ Crediamo nell’Italia e nelle sue potenzialità per lo sviluppo, investiremo 1 miliardo nei prossimi 5 anni”

Il 5G deve servire allo Stato ad unire tutti gli angoli d’Italia e deve essere un traino per l’economia e l’innovazione”, così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Francesco Boccia, intervenuto con una lettera a “Perchè avere paura del 5G? Quando la conoscenza crea valore”, l’incontro organizzato nella prima metà dello scorso dicembre da ZTE Italia e pensato per fare il punto sugli scenari di sviluppo delle reti superveloci di quinta generazione.

Il 5G – ha proseguito il ministro – è un’opportunità per tenere unita la nazione, una sorta di opera pubblica che deve concettualmente somigliare più all’Autostrada del sole che all’alta velocità”.


Vogliamo stare in Italia e siamo  disposti a investire e a crescere: abbiamo dato fiducia al paese e  dimostreremo con le nostre attività che Zte è una società affidabile,  trasparente e unica”. Ha detto Hu Kun, presidente Western Europe e Ceo Zte Italia. “Zte crede nell’Italia e nelle sue potenzialità per lo sviluppo per questo vogliamo lavorare per favorire e addirittura anticipare la modernizzazione del paese – ha continuato il Ceo – e lo vogliamo fare tramite un piano di investimenti, l’apertura di nuove sedi e la creazione di  nuovi posti lavoro”. E dal palco allestito nella sede romana dell’azienda ha concluso “Abbiamo completato negli ultimi 5 anni il piano da 500 milioni di investimento e per i prossimi 5 anni investiremo un altro miliardo”.

All’evento è intervenuto, per la prima volta nel corso di un evento pubblico in Italia, Peng Aiguang, presidente per Zte per l’Europa e l’America che ha ricordato “il grande lavoro e il grande sforzo profuso per far sì che il 5G fosse all’altezza degli standard internazionali”. 

Anche Li Junhua, Ambasciatore cinese in Italia, che ha partecipato in collegamento ha sottolineato come il 5G non debba far paura: “Invitiamo il parlamento, le imprese e le associazioni a partecipare alle nostre valutazioni sulla difesa dei dati. Equità’, inclusione, trasparenza, sono i tre pilastri su cui la Cina basa il proprio operato”.

Un grande momento di confronto sui temi che oggi orientano la discussione sul 5G in Italia, dalle questioni geopolitiche a quelle legate allo sviluppo e alla diffusione della nuova tecnologia, dalla salute dei cittadini all’informazione. “Non possiamo che appoggiare simili momenti di condivisione, volti sia a fare il punto sulla tecnologia sia ad affermare, ancora una volta, come il 5G sia un’occasione da non perdere”, ha detto Pietro Guindani, Presidente di Asstel, aprendo i lavori.

Un ampio dibattito che ha visto il contributo di esponenti politici, istituzionali, opinion leader, operatori, studiosi e giornalisti.

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