Diritti tv e pirateria: Google rimuove app dal Play Store

di Redazione

La lotta alla pirateria sbarca anche su Google Play, il già noto Play Store.

“E’ solo un primissimo inizio, ma è davvero significativo che in queste ore Google, a livello planetario, abbia rimosso dal proprio store l’applicazione pirata Live Football tv hd, piattaforma illegale di streaming scaricata da oltre mezzo milione di utenti“, rilancia Massimiliamo Capitanio, Commissario AgCom.

L’applicazione era utilizzata per guardare un’infinità di eventi sportivi, tra cui ovviamente anche il campionato di calcio italiano.

Questo risultato è il frutto delle sinergie – si continua a leggere – “messe in campo dal Parlamento, da Agcom, dai detentori dei diritti, dalle compagnie telefoniche e dagli Internet Service provider per debellare un fenomeno che fa perdere all’Italia 1m7 miliardi ogni anno e oltre 10.000 posti di lavoro”.

Migliaia di utenti non sanno ancora oggi che guardare una partita in modo illegale e clandestino è un reato e comporta una sanzione che può arrivare fino a 5000 euro.

Sanzione che può essere comminata, appunto, a tutti gli utenti che usano applicazioni per guardare illegalmente partite di calcio e altri eventi sportivi coperti da diritto d’autore.
Con la rimozione di questa applicazione, che portava con sé anche un carico importante di pubblicità, Google dimostra di collaborare alla lotta alla pirateria nell’ambito della legge 93/2023, che impone ai motori di ricerca il delisting dei contenuti pirata e ‘tutte le misure tecniche utili a ostacolare la visibilità dei contenuti illeciti’ – dichiara ancora il Commissario Agcom, Massimiliano Capitanio – E’ sicuramente un segnale positivo, anche se negli store digitali continuano ad essere presenti altre decine di applicazioni che verranno segnalate nei prossimi giorni e che faranno la stessa fine. Naturalmente sappiamo bene che chi ha già scaricato l’applicazione potrà continuare ad utilizzarla, ma gli utenti, giorno dopo giorno, sono sempre più consapevoli del reato che stanno commettendo e delle conseguenze che rischiano, e anche questa è una rivoluzione culturale”.

Questa azione di Google si affianca – si legge sempre nella nota che non riporta alcuni eventi avversi segnalati dagli esperti nei giorni scorsi, ndr – al lavoro svolto dalla piattaforma Piracy Shield che, in 24 giorni, ha disabilitato 1510 IP pirata e circa 2000 FQDN inibendo la visione illegale di eventi sportivi a centinaia di migliaia di utenti.

A margine è arrivato anche il commento di Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy, Google Italy:La pirateria non deve trovare spazio sulle nostre piattaforme. La legge assegna ad AGCOM nuovi compiti per bloccare i contenuti piratati, e da parte nostra non mancherà l’impegno per limitare la diffusione di tali contenuti, grazie alle segnalazioni dell’Autorità. E’ solo l’inizio di una più forte collaborazione!”