Asstel e la filiera delle TLC tra smart working, competenze e lavoro femminile

di Redazione

Il Direttore di Asstel, Laura Di Raimondo è intervenuta all’evento “Employability” organizzato da INTOO: «Crediamo nel valore strategico  del capitale umano e nello sviluppo dello stesso attraverso investimenti in formazione permanente e nuove competenze. L’unione di queste parole costituisce uno strumento indispensabile per raggiungere la piena occupabilità delle persone» – ha esordito.

«Da anni insistiamo sullo sviluppo delle competenze come elemento cruciale per creare nuovi servizi e modelli di business – ha poi continuato –. Le persone devono essere al centro dei progetti di crescita e sviluppo per generare valore e redistribuire valore. La Filiera Tlc ha investito 70 miliardi di euro negli ultimi 10 anni, di cui 7 solo nell’ultimo anno e le nostre imprese erogano nel 2022 una media di 9 giornate di formazione per ogni risorsa. Investiamo in programmi di upskilling e reskilling e, nel frattempo, attraiamo giovani talenti attraverso partnership con il mondo delle scuole, delle università e degli ITS».

LAURA DI RAIMONDO DIRETTORE ASSTEL

Ha poi concluso – «Infine, è prioritario proseguire la promozione e la valorizzare dell’occupazione delle donne con l’obiettivo di favorirne le condizioni per permettere il raggiungimento di una giusta parità di accesso al lavoro, di carriera e salariale. Per questo, siamo convinti che bisogna agire anche sull’implementazione delle politiche volte ad aumentare l’accesso femminile alle materie STEM.

E’ un tempo nuovo per il lavoro e, quindi, le nostre imprese oggi investono  su strumenti come lo Smart Working, che  puntano a definire modelli organizzativi caratterizzati da maggiore elasticità, capaci di generare valore per imprese e lavoratori, contribuendo al miglioramento dei risultati aziendali e della qualità della vita delle persone».

«La proroga del diritto allo smart working per i lavoratori fragili e per chi ha figli sotto i 14 anni prevista nella prossima conversione in legge del decreto Aiuti, rappresenta un giusto segnale di attenzione in questa fase ancora complessa. L’auspicio è che, da qui alla scadenza del prossimo 31 dicembre, il nuovo governo implementi ulteriormente lo smart working, facendo tesoro di quanto accaduto durante la pandemia.

Siamo convinti come Filiera delle TLC  che lo smart working non debba essere una misura di welfare, ma un nuovo modello di organizzazione del lavoro  attraverso il quale generare valore per imprese e lavoratori ed incidere positivamente anche sul risparmio energetico»
. Lo dichiara Laura Di Raimondo, Direttore di  Asstel Assotelecomunicazioni.

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