Open Fiber: Ripa, in 5 anni passi importanti, Italia seconda in Ue per sviluppo FTTH

di Fabrizio Castagnotto

“Pnrr dà risposta a tutti gli auspici di Open Fiber”

“Open Fiber nasce per recuperare un’assenza ventennale di investimenti e in cinque anni sono stati fatti passi importanti. Le ultime classifiche mostrano come il Paese sia coperto al 41% in fibra e siamo al secondo posto in Europa, dopo la Francia, per accelerazione sulle reti Ftth”, ovvero fibra fino alla casa.

Lo ha affermato Elisabetta Ripa (nella foto), ceo di Open Fiber, nel corso del suo intervento al convegno del Sole 24 Ore e Radio 24 «Recovery plan, Pnrr: sfide e opportunità per il sistema Italia».

In particolare, con 3,8 milioni di unità immobiliari cablate nel corso del 2020 in Ftth/b (fibra fino alla casa o building), il nostro Paese è al secondo posto come tasso di crescita annuale dopo la Francia (+4,7 milioni) e davanti alla Germania (+1,9 milioni) e al Regno Unito (+1,8 milioni).


Riguardo alle tematiche del Recovery Plan, “il Pnrr – ha aggiunto Ripa – dà risposta a tutti gli stimoli e gli auspici che Open Fiber ha espresso negli ultimi anni. Per il suo buon esito è fondamentale monitorare l’attuazione delle riforme a partire dalla semplificazione, che serve per ovviare alle difficoltà di pianificazione e alla disomogeneità nell’allocazione delle norme sul territorio. Serve certezza e uniformità di approccio”.

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