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“Il mercato della Rete è squilibrato, inefficiente e insostenibile per le Telco”, parola di Labriola

di Redazione

Il contributo economico dei fornitori di servizi in rete per coprire i costi del traffico: i commenti alla proposta della Commissione Europea.

“I sei più grandi player digitali generano il 55% del traffico in Europa, ma non contribuiscono in alcun modo alle infrastrutture che lo veicolano. Basterebbe questo a ricordarci come oggi il mercato della Rete sia squilibrato, inefficiente, insostenibile per gli operatori di telecomunicazioni”, scrive Pietro Labriola, CEO TIM.

“Insostenibile per l’economia, ma anche per l’ambiente. Se la capacità trasmissiva fosse correttamente remunerata, i player digitali non la utilizzerebbero senza alcun freno, causando enormi sprechi energetici. Ci troviamo nella classica situazione di “fallimento di mercato”, quella in cui, per conseguire il benessere economico e sociale dei cittadini, è necessario un intervento regolamentare a livello internazionale”, continua Labriola.

Pietro Labriola, CEO TIM

“Una soluzione possibile è la #FairShare: il riconoscimento da parte dei più grandi fornitori di servizi in rete di un contributo economico a copertura dei costi del traffico che generano”.

In tal senso, da qualche giorno, lo stesso sito tim.it ospita una pagina dedicata.
“Come segnala oggi Milano Finanza, la Commissione Europea intende avviare una consultazione pubblica per definire una proposta di legge che faccia partecipare le big tech ai costi della Rete. È un ottimo segnale”, ricorda il CEO TIM.

“Fair Share significa, per noi, Fair Play nella concorrenza. Ma anche un uso più efficiente delle risorse, con benefici tangibili per l’ambiente, e quindi per tutti”.

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