Roma5G: arte e innovazione per il futuro del patrimonio

di Andrea Trapani

Il progetto #Roma5G si arricchisce di un nuovo capitolo nell’ambito della sicurezza degli edifici e della loro conservazione.

Roma Capitale, Fastweb e ZTE, con il supporto dell’Università degli Studi dell’Aquila, hanno presentato un innovativo scenario d’uso per il monitoraggio con il 5G degli edifici, attraverso una rete di sensori attivata in due sale dei Musei Capitolini.

Al Palazzo dei Conservatori e alla Sala Esedra del Marco Aurelio sono stati infatti installati a ottobre scorso 8 sensori che registrano con regolarità informazioni sulla struttura.

Grazie alla piattaforma integrata che sfrutta le frequenze 5G e all’infrastruttura ultraveloce di Fastweb, alle tecnologie di ultima generazione di ZTE e al know-how dell’Università dell’Aquila, i Musei Capitolini hanno così a disposizione un patrimonio di informazioni costantemente aggiornato utile alla programmazione della manutenzione del bene.


Il museo pubblico più antico del mondo, e da sempre uno dei simboli più importanti della città di Roma, potrà così beneficiare di tutte le potenzialità del 5G ovvero l’affidabilità, la velocità e la bassissima latenza per la trasmissione in tempo reale dei dati rilevati, nonché la possibilità di collegare un numero molto elevato di sensori per la raccolta di informazioni sullo stato degli edifici monitorati.

Nelle immagini due foto della conferenza odierna e una dell’antenna 5G.