5G in Europa: da Ericsson e 6 ministri l’urgenza di un cambio di passo

di Redazione

Cosa è successo la scorsa settimana nell’incontro tra Börje Ekholm e sei primi ministri europei presso il quartier generale di Ericsson a Stoccolma

Il 13 maggio 2024, presso il quartier generale di Ericsson a Stoccolma, si è svolto un incontro yra il Presidente e CEO dell’azienda, Börje Ekholm, e sei primi ministri europei: i cinque capi di governo dei paesi nordici e il Cancelliere Federale tedesco Olaf Scholz.

Ekholm ha espresso le sue preoccupazioni riguardo al rischio per la competitività europea dovuto a una mancata azione urgente per la digitalizzazione, mentre a margine dell’incontro, il Cancelliere Scholz ha sottolineato l’urgenza di un cambio di passo nell’adozione del 5G in Europa.

I Primi Ministri presenti

Alla visita al quartier generale di Ericsson hanno partecipato:

  • Ulf Kristersson, Primo Ministro svedese
  • Jonas Gahr Støre, Primo Ministro norvegese
  • Petteri Orpo, Primo Ministro finlandese
  • Mette Frederiksen, Primo Ministro danese
  • Olaf Scholz, Cancelliere Federale tedesco
  • Bjarni Benediktsson, Primo Ministro islandese

La visita e le dimostrazioni tecnologiche

Ekholm ha ospitato la delegazione durante un tour guidato dell’Imagine Studio di Ericsson, mostrando le ultime dimostrazioni e prodotti della tecnologia mobile di Ericsson. Ekholm e Jenny Lindqvist, responsabile dell’area di mercato di Ericsson per Europa e America Latina, hanno discusso con i leader europei la crisi della digitalizzazione che l’Europa sta affrontando.

Dopo il tour guidato, si è tenuto un incontro riservato tra i primi ministri presso l’Imagine Studio di Ericsson. Prima di visitare la sede Ericsson, i primi ministri del Consiglio Nordico hanno emesso una dichiarazione congiunta sulla competitività e la sicurezza, in cui il ruolo delle tecnologie critiche ed emergenti è stato evidenziato.

Dichiarazione congiunta dei primi ministri nordici

La dichiarazione congiunta afferma: “Le nazioni affini devono intensificare e accelerare l’adozione di queste tecnologie critiche ed emergenti.” Prosegue: “In particolare, dobbiamo lavorare attivamente tra governi e in stretta cooperazione con l’industria e la comunità scientifica per stabilire standard che garantiscano competizione aperta, affidabilità e sicurezza.”

Il commento di Börje Ekholm

Ekholm ha dichiarato: “È stato un grande onore ospitare tutti e sei i primi ministri da Ericsson e mostrare loro come un’azienda europea possa guidare il mondo nella digitalizzazione. Ericsson accoglie con favore il riconoscimento, nella dichiarazione congiunta dei paesi nordici, della necessità di agire sulla digitalizzazione. Non vediamo l’ora che vengano implementate azioni conseguenti con priorità, non solo nei paesi nordici, ma in tutta Europa.”

Durante il tour, Ekholm ha espresso preoccupazioni riguardo al fatto che l’Europa si stia avvicinando al punto di non ritorno in termini di competitività digitale globale a medio-lungo termine, a meno che non venga intrapresa un’azione urgente.

La necessità di un cambiamento

Ekholm ha sottolineato

che la ragione per cui gli Stati Uniti, l’India e la Cina dominano la distribuzione e l’innovazione del 5G a banda media è che per decenni hanno riconosciuto la digitalizzazione come un cambiamento paradigmatico economico. Queste regioni hanno pienamente abbracciato la digitalizzazione attraverso il supporto normativo per l’infrastruttura digitale e un ambiente economico che ha incoraggiato innovatori, imprenditori e investitori.

Ha inoltre dichiarato che la mancanza di un’azione simile da parte dell’Europa – che ha invece dato priorità alla regolamentazione rispetto all’innovazione – è evidente dal numero relativamente esiguo di aziende europee che stanno capitalizzando la digitalizzazione dei consumatori abilitata dal 4G.

La situazione delle aziende digitali in Europa

Ricerche recenti mostrano che alla fine del 2023, su 69 aziende digitali valutate oltre 10 miliardi di dollari, solo cinque sono europee, nonostante l’Europa rappresenti il 21% del PIL globale. Queste cinque aziende rappresentano meno dell’1% del valore complessivo delle 69 aziende.

Ekholm ha concluso: “L’Europa ha due dei tre principali fornitori di telecomunicazioni al mondo eppure altre regioni sono molto più avanti in termini di infrastrutture digitali. Sono necessarie azioni urgenti, altrimenti l’Europa diventerà un giocatore molto piccolo a un tavolo molto grande.”