Cellnex ha continuato a garantire le sue reti, comprese quelle Iliad in Italia e Francia, durante l’emergenza coronavirus

di Andrea Trapani

Cellnex Telecom ha presentato i risultati relativi al primo trimestre del 2020. I ricavi ammontano a 358 milioni di euro (+49%) e l’ebitda è cresciuto a 260 milioni (+64%) dopo aver consolidato le acquisizioni realizzate nel corso del 2019 in Francia e in Italia (Iliad), in Svizzera (Salt), nel Regno Unito (BT), in Irlanda (Cignal) e in Spagna (Orange), oltre all’acquisizione di Omtel in Portogallo chiusa lo scorso 2 gennaio.

Il risultato netto del trimestre è stato negativo -30 milioni di euro, per l’effetto sostanziale di maggiori ammortamenti  (+91% vs 1T 2019) e costi finanziari  (+34% vs 1T 2019) associati nei due casi all’intenso processo di acquisizioni e al conseguente aumento del perimetro. Questa situazione è coerente con il momento di forte crescita della società, e pertanto -come è stato anticipato nel corso della presentazione dei risultati annuali-, ci si attende che il gruppo continui a riflettere un risultato contabile negativo nei prossimi trimestri.

Franco Bernabè, Presidente di Cellnex, ha sottolineato la “continuità e la piena disponibilità dei servizi prestati da Cellnex negli otto paesi in cui operiamo, in un contesto marcato da forti cambiamenti sociali e economici conseguenti alla crisi del coronavirus”.

“La società –aggiunge Tobias Martinez, Amministratore Delegato di Cellnex- sta operando con un criterio di massima responsabilità e prudenza verso i  clienti che hanno continuato a usufruire di tutti i servizi; verso i fornitori, ai quali abbiamo offerto meccanismi per accelerare la riscossione dei servizi e  la fornitura; verso i dipendenti che continuano a lavorare in piena normalità garantendo la continuitàdell’attività; e verso la società con la quale ci siamo iimpegnati con risorse finanziarie e tecnologiche in progetti cooperativi per mitigare l’impatto della crisi sanitaria a breve termine”.

In tale contesto, prosegue il CEO, “Cellnex ha registrato un primo trimestre che riflette nei suoi risultati l’effetto tanto della continuità dell’attività con una crescita sostenuta a perimetro costante, quanto dell’importante ampliamento di perimetro dovuto alle acquisizioni del 2019 e nei primi mesi del 2020. Strategia che si è tradotta  in sostanziali crescite negli indicatori di ricavi, ebidta e flusso di cassa ricorrente”. 

Linee di business. Principali indicatori del periodo
Nel corso del primo trimestre del 2020 i Servizi di Infrastrutture per operatori di Telecomunicazioni mobili hanno contribuito per il 76% ai ricavi totali, con 273 milioni di euro, equivalente a una crescita del 71% rispetto al marzo del 2019.

L’attività delle infrastrutture di diffusione ha contribuito per il 17% ai ricavi con 59 milioni di euro.

L’attività incentrata sulle reti di sicurezza e emergenza e soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture urbane (IoT e Smart cities) ha contribuito per il 7% ai ricavi, con 25 milioni di euro.

Al 31 marzo scorso, il 62% dei ricavi e il 71% dell’ebitda erano generati fuori dal mercato spagnolo. L’Italia è il secondo mercato più importante con un 23% dei ricavi del gruppo.

Al 31 de marzo del 2020, Cellnex contava su un totale di 40.207 siti operativi (10.284 in Spagna, 10.194 in Italia, 9.325 in Francia, 921 nei Paesi Bassi, 608 nel Regno Unito, 5.270 in Svizzera, 594 in Irlanda e 3.011 in Portogallo), a cui si aggiungono 2.053  nodi (DAS e Small Cells).

Riguardo a DAS e Small Cells va sottolineato che il numero di siti è aumentato di circa un 25% rispetto al primo trimestre del 2019.

La crescita organica dei punti di presenza nei siti si è attestata, a perimetro costante,  a un  +5% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre il coefficiente di clienti per sito (escludendo i cambiamenti nel perimetro) è cresciuto del  +3%.

Il totale degli investimenti effettuati nel trimestre si è attestato a 919 milioni di euro, in gran parte destinati a investimenti vincolati alla generazione di nuovi ricavi, evidenziando l’inclusione di nuovi attivi in Portogallo e la continuità nell’integrazione e l’implementazione di nuove infrastrutture in Francia, oltre a miglioramenti nell’efficienza, e nel  mantenimento della capacità installata.

Il backlog –vendite future stipulate del gruppo-, si attesta a 46 miliardi di euro.

Struttura del debito

Cellnex ha chiuso il primo trimestre del 2020 con una struttura di debito stabile, a lungo termine, con una vita media di 5,6 anni, un costo medio dell’1,7% circa  (debito utilizzato), e in un 77% indicizzato a tasso fisso.

Il debito netto del Gruppo al 31 marzo si attestava a 4,569 miliardi di euro a fronte dei 3,938 miliardi della chiusura del 2019.

Inoltre, Cellnex conta –alla chiusura del periodo– con un accesso alla liquidità immediata (tesoreria e debito non utilizzato) per un importo di circa 6 miliardi di euro.

Le emissioni obbligazionarie  di Cellnex Telecom mantengono il rating “investment grade” (grado di investimento) di Fitch (BBB-) con prospettiva stabile, confermato dalla stessa agenzia nell’aprile di quest’anno. Dal canto suo, S&P mantiene il rating BB+ con outlook stabile confermato dalla stessa agenzia anche nel mese di aprile.

Primi mesi del 2020 marcati dalle operazioni di crescita

Nel corso dei primi mesi del 2020 Cellnex ha siglato vari accordi di sviluppo che hanno consentito al gruppo  di entrare e di consolidarsi in Portogallo– l’ottavo paese europeo in cui la società svolge le proprie attività-, e di rinforzare la sua presenza in Francia mediante l’implementazione di una rete di fibra ottica con Bouygues Telecom- che connetterà torri, siti e centri di “edge computing”-, fondamentale per lo sviluppo dell’ecosistema 5G.

In Portogallo la società ha annunciato a gennaio l’acquisto dell’operatore di torri e di siti di telecomunicazioni portoghese OMTEL per 800 milioni di euro. OMTEL gestisce 3000 siti in Portogallo. L’acquisizione prevede, inoltre, l’implementazione in 400 nuovi siti su 4 anni, che potrebbe ampliarsi con all’incirca altri 350 siti, con un investimento totale previsto per questo progetto che raggiungerebbe i 140 milioni di euro.

Ad aprile, Cellnex ha raggiunto un accordo con l’operatore mobile portoghese NOS per l’acquisto del 100% di NOS Towering. Si tratta di circa 2000 siti di telecomunicazoni per un investimento iniziale di circa 375 milioni di euro, con un impegno aggiuntivo d’investimento fino a ulteriori 175 milioni di euro per ampliare il perimetro (sino a 400 siti, ivi incluso la costruzione di nuove torri) e altre iniziative da eseguire nel corso dei prossimi sei anni. La chiusura dell’operazione è soggetta alle autorizzazioni abituali in questi casi.

In Francia, Cellnex e Bouygues Telecom hanno annunciato a febbraio un accordo strategico per implementare ed operare una rete di fibra ottica destinata a sostenere e accelerare la diffusione del 5G.  L’investimento previsto –a tutto il 2027- si attesta ad 1 miliardo di euro, che saranno destinati all’implementazione di una rete di 31.500 km che connetterà le torri di telecomunicazione al servizio di Bouygues Telecom – di cui 5000 di proprietà di Cellnex-, con la rete di “Central” e “Metropolitan offices” destinati ad accogliere centri di elaborazione dati (Edge Computing). L’accordo prevede, inoltre, la creazione di 90 nuovi “Metropolitan offices” sempre sino al 2027 che si aggiungeranno ai 150 centri accordati con Bouygues Telecom a dicembre del 2018 (88) e febbraio del 2019 (62).

Nel Regno Unito, la società ha ricevuto ad aprile l’autorizzazione  da parte dell’autorità britannica per i mercati e la concorrenza (la CMA) per l’acquisizione della divisione di telecomunicazioni di Arqiva. Il progetto annunciato ad ottobre 2019 prevede  l’integrazione di circa 7.400 siti  e i diritti di commercializzazione di circa 900 siti in più distribuiti nel Regno Unito, e un investimento di 2 miliardi di sterline. A seguito dell’autorizzazione della CMA si stima che l’operazione possa chiudersi la prossima estate.

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